Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.

MultipleX - Recensione

30/06/2013 | Recensioni |
MultipleX - Recensione

Dopo Cronaca di un assurdo normale, Stefano Calvagna torna ad utilizzare il metacinematografico in un genere come l'horror/thriller per lui inedito.

Opera meno impegnata delle precedenti ed evidentemente più divertita, MultipleX racconta la storia di un gruppo di ragazzi che, per una scommessa, decidono di rimanere dentro ad un multisala dopo la chiusura. Il guardiano del cinema, con problemi psichici, si accorgerà della loro presenza ed inizierà con loro una caccia al gatto con il topo.

Calvagna riesce nell'intento d'intrattenere lo spettatore, nonostante ci siano degli evidenti difetti. Prima su tutti la mancata caratterizzazione dei personaggi, a partire proprio dal guardiano, che finiscono per essere delle macchiette stereotipate all'interno di una situazione per niente originale e che ricalca i teen horror americani.

Quello che invece risulta ben confezionata è l'ambientazione che trasmette un senso claustrofobico allo spettatore il quale, trovandosi in un cinema, è come se vivesse in prima persona i fatti che accadono. La location, quindi, si trasforma da scatola dei sogni in generatore di incubi, sfruttando sapientemente il ribaltamento delle figure che di solito la abitano.

Se dobbiamo, infatti, trovare qualcosa di originale in MultipleX, sta proprio nel fatto di utilizzare un luogo frequentato da tutti e ribaltarne le connotazioni, riempiendo però il tutto con situazioni già viste e recitate quasi al limite dell'amatoriale.

Fondamentale per la riuscita del film oltre ad una fotografia molto ben curata è la colonna di Claudio Simonetti che riempie lì dove c'è il vuoto, creando ulteriore tensione alle varie sequenze.

E' vero gli sviluppi della vicenda sono prevedibili, ma Multiplex si presenta come un buon omaggio al genere che ammicca all'appassionato, creando un b-movies accettabile.

Sara Prian

 


Facebook  Twitter  Invia ad un amico  Condividi su OK Notizie 
 

Notizie in evidenza

Collabora con Voto 10
Seguici su Facebook Seguici su Google Plus Seguici su Twitter
Seguici su YouTube Registrati alla nostra Community Abbonati al nostro feed rss

I CINEMA DELLA TUA PROVINCIA

Advertising   Chi siamo   Collabora con Noi   Cookie Policy   Privacy   Termini e Condizioni d'Uso   Web TV  
 
Cerca
powered by Roma Virtuale :: Web Agency